Logo sylnovareth sylnovareth
+39 057 463 4064 Messina, Sicilia

Imparare davvero funziona così

La formazione di gruppo cambia quando si costruisce su dinamiche reali. Non parlo di teorie astratte o modelli che suonano bene sulla carta.

Nel 2026 lavoriamo con team che vogliono migliorare concretamente il modo in cui collaborano. Dopo anni passati ad osservare gruppi in azione, ho capito che i migliori risultati arrivano quando le persone riescono a vedere cosa blocca davvero il loro lavoro insieme.

Qui condivido quello che ha funzionato nelle sessioni con team diversi – dalle piccole startup ai gruppi aziendali più strutturati.

Riccardo Falzone, coach specializzato in dinamiche di gruppo

Riccardo Falzone

Lavoro con gruppi da dodici anni. Ho visto team bloccarsi per motivi sorprendentemente semplici – e ripartire quando trovano il loro ritmo.

Ostacoli comuni (e come li affrontiamo)

Ogni gruppo incontra difficoltà diverse. Ma alcune situazioni si ripetono con una certa regolarità. Ecco cosa ho notato lavorando con team in Sicilia e nel resto d'Italia.

Comunicazione che non funziona

I messaggi si perdono, le informazioni arrivano a metà, qualcuno annuisce ma poi fa altro. Non è colpa delle persone – spesso manca proprio una struttura chiara per condividere.

Come interveniamo:

  • Mappatura dei flussi informativi reali (non quelli ideali)
  • Esercizi pratici su ascolto attivo e feedback costruttivo
  • Creazione di protocolli semplici per decisioni e aggiornamenti
  • Sessioni di analisi degli errori comunicativi passati

Ruoli confusi e sovrapposizioni

Quando nessuno sa chi fa cosa, tutto rallenta. E poi ci sono quelle zone grigie dove tre persone fanno la stessa cosa mentre altri aspetti vengono ignorati.

Come interveniamo:

  • Workshop di definizione responsabilità con casi concreti
  • Identificazione delle aree di sovrapposizione problematiche
  • Costruzione di matrici RACI adattate al contesto specifico
  • Simulazioni di situazioni critiche per testare i nuovi ruoli

Conflitti non gestiti

Le tensioni esistono in ogni gruppo. Il problema non è averle, ma lasciarle marcire senza affrontarle. Ho visto team brillanti bloccarsi per incomprensioni mai chiarite.

Come interveniamo:

  • Facilitazione di conversazioni difficili in ambiente neutro
  • Tecniche di mediazione applicate a situazioni reali del team
  • Esercizi per riconoscere e esprimere disaccordi in modo produttivo
  • Costruzione di accordi di gruppo su gestione dei conflitti

Mancanza di obiettivi condivisi

Ciascuno va per la sua strada perché nessuno ha mai veramente chiarito dove dovrebbe andare il gruppo. Gli obiettivi esistono sulla carta, ma non nella testa delle persone.

Come interveniamo:

  • Sessioni collaborative per definire traguardi significativi
  • Allineamento tra obiettivi individuali e di gruppo
  • Creazione di indicatori misurabili e verificabili insieme
  • Revisioni periodiche per aggiustare la direzione quando serve
Team durante sessione di coaching collaborativo
Ludovica Sartorelli, facilitatrice percorsi team

Ludovica Sartorelli

Facilitatrice percorsi team

"Le dinamiche cambiano quando le persone vedono concretamente cosa non funziona. Non servono lezioni teoriche – serve uno spazio dove osservare il proprio gruppo in azione."

Analisi di un percorso reale

A ottobre 2025 abbiamo lavorato con un team di dodici persone in un'azienda messinese del settore logistico. Il problema principale? Le riunioni duravano ore senza portare a decisioni concrete.

Situazione iniziale

Il gruppo si incontrava due volte a settimana. Le persone parlavano, ma ciascuno seguiva il proprio filo logico senza costruire insieme. Dopo tre ore di discussione, nessuno sapeva cosa fare il giorno dopo.

Assenza di un facilitatore che guidasse la conversazione
Nessuna distinzione tra decisioni da prendere e informazioni da condividere
Partecipanti che portavano questioni personali non pertinenti

Approccio utilizzato

Abbiamo strutturato sei sessioni da tre ore nel corso di due mesi. L'idea era semplice: osservare le loro riunioni reali e poi lavorare su cosa migliorare.

Prima sessione: osservazione silenziosa e registrazione dinamiche
Seconda e terza sessione: introduzione di una struttura base per le riunioni
Quarta e quinta sessione: pratica facilitazione a rotazione tra membri
Sesta sessione: costruzione protocollo decisionale personalizzato

Risultati osservati

Dopo due mesi le loro riunioni duravano un'ora e mezza e producevano verbali chiari con azioni assegnate. Non magia – solo un metodo che il gruppo ha fatto proprio.

Tempo medio riunioni ridotto del 55% mantenendo efficacia
Decisioni documentate e verificabili per ogni incontro
Feedback spontaneo: "Finalmente sappiamo cosa dobbiamo fare"

Lezioni da questo caso

La struttura non uccide la creatività – la rende possibile dando un contenitore chiaro
I team sanno cosa non funziona, ma serve uno spazio esterno per parlarne
Cambiare abitudini richiede pratica ripetuta, non una singola formazione
Ogni gruppo ha bisogno di adattare i metodi al proprio contesto specifico